Manuel M Buccarella
Alle prese con una verde milonga, brano contenuto nell’album “Paris Milonga” del 1981, è uno dei pezzi più belli e noti di Paolo Conte. Il titolo della canzone in effetti tradisce uno stile che si ispira, anche, alle atmosfere della milonga sudamericana, condendolo di un’improvvisazione a metà strada tra il jazz ed il blues.
Non è facile dare un’interpretazione univoca al testo di “Alle prese con una verde milonga”. Si tratta certamente della celebrazione di una danza, la Milonga appunto, nata in Uruguay ma, alla fine, la milonga è una donna misteriosa, vissuta ed interpretata in maniera carnale. Secondo taluni la verde milonga sarebbe addirittura la rappresentazione metaforica della vagina. Certamente l’ autore nel testo si imbatte nella musica e nel ballo sudamericano ( “… venuto a suonare, venuto ad amare, e di nascosto a danzare): tale danza popolare di origine uruguaiana, chiamata anche l’habanera dei poveri perché nata nelle sale da ballo frequentate da gente povera, fu popolare nel XIX secolo, ma fu ben presto soppiantata dal tango.Conte nel testo con il verso “la sua origine d’Africa, la sua eleganza di zebra” fa riferimento alla probabile origine africana della musica e danza della milonga. Tale teoria sarebbe confermata anche dall’origine africana dello stesso nome “milonga” che starebbe a significare “parola”, anche se poi nel gergo sudamericano ha assunto l’accezione di “litigio” o “confusione”. Nel testo poi viene citato Athaualpa che potrebbe essere il nome dell’ultimo regnante dell’Impero Inca o più probabilmente, il musicista argentino Atahualpa Yupanqui, “ultimo grande interprete della danza pampera chiamata milonga”.
