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Negli scorsi giorni la cantautrice salentina Francesca Romana Perrotta è uscita con il suo ultimo singolo, “Alchemica”, secondo singolo estratto dal nuovo album, “Fuori dalle labbra” (Be Next Music/Arten, Curci Ed., Sony Music), quarto lavoro dell’artista.
L’uscita del pezzo è stata anticipata da un passaggio su Sky Tg 24, che ha anche intervistato l’artista.
La canzone racconta di quanto gli innamorati lontani possano soffrire della sospensione delle loro emozioni, dei loro sensi. In particolare ciò è accaduto ed è stato riscontrato dalla Perrotta durante il lockdown. Il brano effettivamente è stato scritto proprio in quel periodo, ed è dedicato agli innamorati adolescenti, che poi sono o potrebbero essere anche gli alunni di Francesca Romana che, oltre ad essere cantautrice, insegna in quel di Cesena.
Durante il lockdown a Cesena è letteralmente scoppiata una primavera bellissima che, nonostante la chiusura imposta dalle autorità in quei giorni, era ancora più meravigliosa e godibile, grazie alla stasi di tutto, almeno formale ed esteriore, confessa l’autrice.
“Mentre io quasi godevo di quella stasi, ho realizzato quanto gli innamorati lontani potessero soffrire di questa sospensione delle loro emozioni, dei loro sensi. Mi si è quindi affacciata alla mente una storia che riproducesse la sensazione di desolazione causata da un’esperienza del genere e al contempo che fosse contrastata dall’antitetico desiderio di essere, di esserci. Ho immaginato due adolescenti innamorati dentro questa chiusura, due adolescenti che incarnano una primavera che arriva nonostante tutto, per tutti. Inesorabile e quasi impietosa, come un profumo che implode dentro. Ho iniziato a scrivere ed ho sentito l’alchimia tra i due, la loro chimica che agiva anche a distanza, una chimica capace di arrivare dritta al cuore e nella pancia, scuotendo i sensi e l’anima. A dispetto di tutto, della pandemia, della paura, dell’isolamento, l’amore che va avanti è stata la mia ispirazione”.
La musica è stata scritta di pari passo con le parole, con semplicità ma con efficacia. “Ed è stata immediata, senza fronzoli – aggiunge Francesca Romana Perrotta – dovendo rappresentare la spontaneità dei sentimenti che volevo raccontare, istintivi e naturali. Il giro armonico e la melodia stessa, infatti, sono così, con in più quel pizzico di delicata sensualità che ho cercato di riprodurre nel ritornello, nell’intonazione un po’ soffusa della voce”.
