IL GOVERNO DICHIARA GUERRA AL SUD E AI POVERI

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IL GOVERNO DICHIARA GUERRA AL SUD E AI POVERI

LO STOP AL RDC E’ L’ENNESIMA MISURA CONTRO IL M5S, IL MEZZOGIORNO E GLI INDIGENTI

Luciano Graziuso

Non sapevamo che essere poveri, meridionali o disoccupati fosse un peccato mortale, invece evidentemente è così che la pensa l’attuale esecutivo: qualche giorno fa, infatti, ben 169.000 nuclei familiari si sono visti sottrarre il proprio reddito di cittadinanza tramite un semplice SMS. Oltre a ciò, delle misure alternative promesse dalla Meloni per sostituirlo non si è vista nemmeno l’ombra; sembra che possa partire qualcosa in settembre, ma nel frattempo la povera gente può anche morire di fame.

In compenso si è trovato il modo di aumentare le retribuzioni dei capigruppo in Parlamento, di reintrodurre i vitalizi al Senato, di varare l’ennesimo condono edilizio e di cancellare le sanzioni, in campo fiscale, a chi “collabora” con emendamenti al Ddl sulla riforma fiscale. Duri con i deboli, deboli con i forti.

Questa cancellazione del reddito, messa in atto da una premier che dimostra sempre più di essere una “Robin Hood al contrario”, ha immediatamente causato le prime prevedibili rivolte popolari, specialmente a Napoli: i cittadini infatti hanno protestato sotto varie sedi dell’INPS ma non solo, mentre molti sindacati hanno sottolineato che così il governo espone i sindaci alla rabbia del popolo; in provincia di Palermo, infatti, è già successo che un uomo ha minacciato di dare fuoco all’ufficio del primo cittadino in seguito alla perdita del proprio RdC. I Comuni sono però i bersagli sbagliati, poiché ormai da tempo molte delle municipalità della Penisola non dispongono né del personale, né tanto meno dei soldi necessari per far fronte ad un’emergenza sociale del genere; ma la maggior parte dei cittadini danneggiati da questo duro provvedimento non riesce a individuare i veri responsabili delle proprie condizioni sempre più precarie e tutto ciò a beneficio esclusivo del governo.

Si è dunque innescata una vera e propria “bomba” sociale in un momento in cui i cittadini italiani vivevano già le conseguenze negative di un’alta inflazione, dell’aumento del costo del carburante e dei mutui, di una tassa occulta e non voluta per inviare continuamente armi in Ucraina e fomentare un conflitto fortemente avversato dalla grandissima parte della popolazione; infatti, su vari quotidiani in questi giorni si possono leggere delle dichiarazioni rilasciate da gente rimasta senza reddito, che esprime grande rabbia per un provvedimento scellerato e profonda preoccupazione per il futuro. C’è chi giustamente pone l’accento sul fatto che innanzitutto si è favorita la criminalità, che avrà manovalanza a basso costo, e l’imprenditoria che desidera dare occupazione a schiavi e non a lavoratori. I giornali di destra, espressione degli odiatori di professione dei poveri, degli ultimi e degli emarginati, addirittura esultano, dimostrando per l’ennesima volta, semmai ce ne fosse bisogno, una totale assenza di empatia verso gli esclusi dal benessere sociale. Sono infatti comparsi in prima pagina i seguenti titoli senza vergogna: “Addio, divanisti” , “I soviet del reddito” ecc. , mentre il governo eliminava l’ultima residua “sopravvivenza” del M5S, l’ottima idea di creare la “Via della seta”, cioè un rapporto commerciale privilegiato con un mercato vastissimo come quello cinese, che non avrebbe potuto che giovare alle esportazioni italiane, e tutto ciò solo per un livore straordinariamente profondo e radicato verso un Movimento che, sia pur con tanti limiti, aveva finalmente dopo decenni e decenni, fatto qualcosa per il popolo.

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One thought on “IL GOVERNO DICHIARA GUERRA AL SUD E AI POVERI

  1. Luciano, condivido pienamente quello che hai scritto. Ma staremo a vedere. Ben 700.000 persone, dal primo agosto, torneranno nella fame. E gli è stato comunicato con un sms due giorni prima… Se non scoppia un bel nulla neppure questa volta, sarà la fine di tutto.
    Qualche dubbio è legittimo: la Meloni in campagna elettorale ha sbandierato quello che sta facendo, eppure è stata stravotata. Anche da molti di quei sottoproletari che moriranno di fame…

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