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Dopo l’attacco con droni sferrato su Mosca, la reazione russa non si è fatta attendere. È stata colpita infatti la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Kryvyi Rih. Vi sarebbero due morti e almeno 20 feriti. I russi hanno colpito anche Karkhiv (un morto e diversi feriti) e Kherson. Attacchi di artiglieria ucraina e non solo nella regione russa di Belgorod. Vi sarebbero solo danni materiali e alcuni feriti.
Sul fronte Bakhmut gli ucraini hanno dichiarato di aver liberato nelle ultime ore altri due chilometri quadrati.Almeno due persone invece sono morte questa mattina a Donetsk a seguito di un bombardamento ucraino che avrebbe colpito un autobus in città.
Le armi nucleari tattiche russe
Un ipotetico ritiro delle armi nucleari tattiche russe dalla Bielorussia potrebbe avvenire solo se gli Stati Uniti e la Nato abbandonassero la loro politica di minare la sicurezza di Russia e Bielorussia: è quanto ha spiegato alla Ria Novosti il capo del secondo dipartimento del ministero degli Esteri russo per i paesi della Comunità degli Stati indipendenti (CSI), Aleksey Polishchuk.”Vorrei subito sottolineare che il dispiegamento di armi nucleari tattiche russe sul territorio della Bielorussia è stato una risposta ai molti anni di politica nucleare destabilizzante della Nato e di Washington, nonché ai cambiamenti fondamentali che hanno recentemente avuto luogo in settori chiave della sicurezza europea”, ha dichiarato Polishchuk.
Il diplomatico russo ha quindi sottolineato che il dispiegamento di armi nucleari tattiche russe in Bielorussia è una misura di contenimento forzato, progettata per garantire la sicurezza della Bielorussia, che ha uno spazio di difesa comune con la Russia.”A questo proposito, l’ipotetico ritiro delle armi nucleari tattiche russe dal territorio della Bielorussia sarà possibile solo se gli Stati Uniti e la Nato abbandoneranno il loro corso distruttivo di minare intenzionalmente la sicurezza della Russia e della Bielorussia. Ciò prevede il completo ritiro di tutte le armi nucleari americane dal territorio degli Stati Uniti con l’eliminazione delle corrispondenti infrastrutture in Europa”, ha detto Polishchuk.
