Manuel M Buccarella
Negli scorsi giorni le isole greche di Rodi e Corfù sono state devastate da roghi di dubbia origine, assai probabilmente di natura dolosa, nonostante le altissime temperature di questi giorni, anche superiori ai 40 gradi centigradi. A Corfù almeno 2500 persone hanno dovuto lasciare l’isola.
Anche la Sicilia sta bruciando in queste ore, in particolare Palermo ed i prossimi dintorni. Le alte fiamme hanno lambito l’abitato, un’anziana signora è morta ed un padiglione dell’ospedale di Palermo è stato chiuso.
Questa mattina l’aeroporto di Palermo ha interrotto le attività fino alle 11 a causa di un incendio. Ma un altro grave colpo alla mobilità messa già a dura prova nell’Isola viene dal principale collegamento stradale: è stata in parte chiusa l’autostrada A19 che collega Catania e Palermo, e che in questi giorni è stata fondamentale per garantire i collegamenti tra lo scalo di Fontanarossa a Catania, aeroporto che opera a regime ridotto dopo il rogo, e gli scali di Palermo e Trapani dove molti voli sono stati riprogrammati. Roghi anche a Catania e provincia, che hanno messo in ginocchio la popolazione. Interrotta anche l’erogazione di acqua.
La situazione a Lecce e provincia
Negli scorsi giorni le fiamme hanno distrutto diversi ettari di bosco in vari punti della provincia di Lecce, per cause quasi certamente dolose.
In tarda mattinata colpita pesantemente San Cataldo, marina di Lecce, con le fiamme che si sono sviluppate all’immediato ridosso dell’abitato. Più tardi è scoppiato un incendio anche in città, nei pressi del Poligono di Tiro, che è stato circoscritto nel giro di un’ora.
(ph San Cataldo, Lecce)
Terribile!!!! Ogni anno è così, non si riesce a colpire il malaffare, il dolo, la criminalità che distrugge il patrimonio naturalistico di tutti…a vantaggio delle brame vergognose dei “pochi” criminali a ecocidi.