“Gone Too Soon”, parte terza: Janis Joplin

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“Gone Too Soon”, parte terza: Janis Joplin

Manuel M Buccarella

Terza puntata dedicata a uomini e donne della musica scomparsi prematuramente. Oggi è la volta della grande Janis Joplin, appartenente anche lei al famigerato “club dei 27”. Anche la Joplin, infatti, ci lasciò a 27 anni, il 4 ottobre 1970, a causa di un’ overdose di eroina.

Janis Joplin nacque a Port Arthur in Texas il 19 gennaio 1943 da Dorothy Bonita East, impiegata in un college, e Seth Ward Joplin, un ingegnere della Texaco. Figlia maggiore, definita come piuttosto inquieta sin dall’adolescenza, si avvicinò precocemente al blues.

Janis Joplin è stata una protagonista indiscussa del panorama musicale a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, grazie alla sua inconfondibile voce rauca e potente, a metà strada tra l’impostazione blues e quella soul. Tale pregevolissima “mistura” l’ha resa giustamente famosa in tutto il mondo nei pochi anni della sua vita.

Protagonista, tra gli altri, al grande raduno di Woodstock, Janis si è spenta il 4 ottobre 1970 per overdose di eroina, a poco più di due settimane dalla tragica scomparsa di un altro grande musicista, Jimi Hendrix.Divenne nota verso la fine degli anni Sessanta come cantante del gruppo Big Brother and the Holding Company, e successivamente per i suoi lavori da solista. Nel 1968 incise “Cheap Thrills”, secondo album del gruppo (tra i brani una cover di “Summertime” di Gershwin e la celebre “Piece of My Heart”), lavoro che Rolling Stone colloca al posto 338 nella lista dei 500 album più grandi di sempre, e che entrò velocemente nella classifica Billboard raggiungendo il n. 1 e mantenendo tale posizione per otto settimane.

Nel 1969 iniziò la carriera solista e scelse come gruppo d’accompagnamento la Kozmic Blues Band, con la quale pubblicò l’album “I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama!”, in cui fa mostra delle proprie qualità di performer (“Kozmic Blues”, “Little Girl Blue”, “Maybe”, “Work Me”, “Lord”).Il secondo ed ultimo album, “Pearl”, fu pubblicato postumo nel gennaio 1971 ed entrò subito in classifica al n. 1 mantenendo tale posizione per nove settimane. Il primo singolo tratto dall’album fu “Me and Bobby McGee”, seguito da altri brani come “Cry Baby”, “Get It While You Can”, “Mercedes Benz”, “Trust Me” e “My Baby”.

Nel 1995 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame e nel 2005 è stata insignita del Grammy Award alla carriera postumo.La rivista statunitense Rolling Stone la pone al 46º posto della lista dei 100 artisti più importanti della storia e al 28º della classifica del 2008 dei 100 cantanti più importanti di tutti i tempi.

La ricordiamo con “Me and Bobby McGee”.

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