Germania,guai in arrivo dall’intelligenza artificiale.Duecento licenziamenti per i giornalisti della Bild.

0comments 2.295 mins read
Germania,guai in arrivo dall’intelligenza artificiale.Duecento licenziamenti per i giornalisti della Bild.

Manuel M Buccarella

L’intelligenza artificiale colpisce ancora! Dopo il caso della conduttrice radiofonica americana sostituita in trasmissione dall’omologa sintetica,con la stessa voce della conduttrice, arrivano cattive notizie per i lavoratori di Bild, il più noto e venduto quotidiano tedesco.

A partire dal 1 gennaio 2024 per il giornale tedesco varrà la strategia “digital only”,”prima il digitale e poi la carta stampata”, che però non riguarderà solo il supporto – dalla carta ad internet – quanto il passaggio da una redazione fisica ad una virtuale ed in parte artificiale. I ruoli di caporedattore, redattore, correttore di bozze, segreteria e photo editing non esisteranno più, come spiega una nota aziendale firmata congiuntamente dai manager della casa editrice e dai direttori della testata: “Purtroppo dovremo separarci da colleghi che hanno compiti che possono essere sostituiti dall’intelligenza artificiale o dai processi del mondo digitale”. Il comunicato chiarisce quanto già annunciato a febbraio sulla strategia di tagli e risparmio ampiamente basata sull’utilizzo dell’Intelligenza artificiale generativa in sostituzione di professionisti umani: 200 posti di lavoro attualmente coperti da giornalisti non esisteranno più, mentre le redazioni regionali saranno ridotte da 18 a 12.

Il gruppo di Axel Springer, proprietario di Bild, ha minimizzato, dichiarando che “si tenterà di limitare al minimo i licenziamenti dei dipendenti, per arrivare a soluzioni accettabili sul piano sociale”. L’ annuncio non è piaciuto all’Associazione tedesca dei giornalisti (Deutsche Journalisten-Verband, Djv ): “Non importa che si tratti di persone di cui si decide il futuro professionale. Invece si lamentano di prodotti, progetti e processi che non potranno mai più avere successo economico”. Altrettanto negativo – prosegue l’Associazione – “è il segnale che il gruppo sta inviando all’industria editoriale: guarda, stiamo usando l’intelligenza artificiale per tagliare posti di lavoro e quindi massimizzare i profitti.”

Un altro degli enormi temi che si aprono con la produzione di contenuti informativi ad opera di una “intelligenza” priva di autocoscienza riguarda il concetto di responsabilità, che “esiste anche per i testi generati con l’aiuto di una soluzione tecnologica come l’intelligenza artificiale. I media non possono sfuggire a questa responsabilità”, conclude la Djv.

Le polemiche introdotte dall’uso di applicazioni di intelligenza artificiale hanno coinvolto in particolare il software ChatGPT, utilizzato negli ambiti più disparati. Il noto cantautore australiano Nick Cave definì una “schifezza” l’uso ed il risultato dell’utilizzo dell’applicazione da parte di un suo fan, che con l’ausilio della piattaforma aveva realizzato una canzone avente a modello i testi e la musica di Nick Cave.

Ci aveva visto giusto più di vent’anni fa Jeremy Rifkin a parlare di fine del lavoro, con la sua opera con lo stesso titolo?

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *