CON UNA GIORNATA D’ANTICIPO, LA SQUADRA DI MISTER BARONI RIESCE A CONQUISTARE LA MERITATA SALVEZZA
Luciano Graziuso
E’ stato senza dubbio il weekend perfetto per i tifosi del Lecce: il tonfo casalingo di sabato pomeriggio dello Spezia con il Torino (0 a 4) ed il pareggio in extremis dell’Empoli a Verona domenica mattina (1 a 1) avevano offerto su un piatto d’argento alla compagine di Sticchi Damiani la possibilità di raggiungere il proprio obiettivo una settimana prima della fine del campionato: sarebbe bastato vincere a Monza, e vittoria è stata (0 a 1).
LA CRONACA
La gara scorre sostanzialmente senza grosse emozioni per ben 80 minuti: infatti il Lecce, essendo già a conoscenza dei risultati delle sue dirette concorrenti, imposta una strategia estremamente attendista, conscio del fatto che anche il pareggio sarebbe un ottimo risultato.
La partita la fa quindi il Monza (avrà addirittura il 74% di possesso palla a fine match!), a cui al contrario servirebbero i 3 punti per poter continuare a coltivare il sogno dell’ottavo posto, ma senza riuscire a rendersi quasi mai pericoloso per merito dell’ottima organizzazione e della grande tenuta difensiva della squadra avversaria. Gli unici momenti salienti prima del gran finale sono infatti soltanto un tiro di Strefezza ribattuto da un difensore (15’) ed una punizione calciata di poco a lato da Caprari (57’).
La gara potrebbe sbloccarsi all’80’ minuto, quando Baschirotto interviene maldestramente nella propria area su Colpani e regala un calcio di rigore al Monza (concesso dopo ben 4’ di revisione al var): all’84’, però, Gytkjaer non riesce a trasformare il penalty a causa di una parata strepitosa di Falcone e si resta quindi ancora sullo 0 a 0.
La svolta definitiva avviene infatti solo nell’ultimo minuto di recupero, quando Gytkjaer, ancora lui, regala stavolta la massima punizione al Lecce, toccando goffamente il pallone con il braccio: dopo altri 3’ di var, si presenta dal dischetto Colombo che, seppur calciando in modo non impeccabile, riesce a battere il portiere avversario ed a far esultare tutto il popolo giallorosso per una soffertissima e meritatissima salvezza.
LA FESTA
Già pochissimi minuti dopo il fischio finale si potevano sentire i primi clacson festanti delle auto che si trovavano in giro in quel momento, mentre piazza Mazzini e piazza Sant’Oronzo ci hanno messo un po’ più del solito a riempirsi di gente, molto probabilmente perché ormai quasi nessun tifoso si aspettava di poter festeggiare già questa settimana; dalle 18 circa in poi, però, un gran numero di persone si sono riversate in centro a gioire insieme per il traguardo raggiunto.
E’ sempre incredibile e stupendo osservare questo grande potere che ha il calcio di riunire tantissimi individui e di riempire le piazze, cosa che ormai nemmeno la politica riesce a fare con questa intensità.
COSA CI ASPETTA L’ANNO PROSSIMO
E’ ancora decisamente presto per poter esprimere giudizi del tutto attendibili, ma il prossimo campionato di serie A si prospetta ancora più complicato di questo per le squadre che ambiscono ad ottenere la salvezza: il Frosinone ed il Genoa appena promosse, infatti, saranno quasi sicuramente ossi molto più duri della Cremonese e della Sampdoria appena retrocesse; delle 4 squadre impegnate nei playoff della serie cadetta, inoltre, solo il Sudtirol sembra essere inferiore a Spezia e Verona.
Di certo, come disse circa un anno fa il DS Pantaleo Corvino, “potremo sbagliare la moglie, ma non l’attaccante”, altrimenti l’anno prossimo si farà veramente dura. Adesso, però, è il momento di festeggiare.
foto Today.it
Buon articolo di sport…si vede che l’autore ha dimestichezza con il linguaggio sportivo-calcistico; esauriente, per quanto abbastanza obiettivo/oggettivo. Forza Lecce!