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Il Primo maggio in Ucraina non si festeggia, ma non per la guerra.

Festa del Lavoro abrogata perché considerata “sovietica”.

Il Primo maggio in Ucraina non si festeggia, ma non per la guerra. Sono diversi anni infatti che la Festa del Lavoro è stata abrogata perché considerata “sovietica”.

In cambio del Primo Maggio però le autorità di Kiev hanno istituito come festa nazionale il 1* gennaio, data di nascita di Stepan Bandera, leader del partito nazionalista e antisovietico “Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini”(OUN), collaborazionista dei nazisti ed autore e promotore dell’eccidio di migliaia di ebrei ucraini e di polacchi nel corso della Seconda guerra mondiale.

Nel 2010 a Bandera è stato conferito dal presidente Juščenko, postumo, il titolo di eroe dell’Ucraina, poi revocato. Dopo la deposizione illegale, nel 2014, del presidente russofono e russofilo Janukovyč, la destra al potere revocò la Festa del lavoro, sostituendola con quella dedicata a Bandera. Uno dei tanti motivi per i quali si può affermare che l’Italia sostiene in armi un paese non democratico (oltre alla censura ante guerra, alle opposizioni bandite molte già prima della guerra, alla chiusura di emittenti televisive, alla persecuzione dei dissidenti e delle minoranze etniche e linguistiche russe).

La Festa del Lavoro è una festa “sovietica”?

Niente affatto. La Festa ricorda quanto accadde il 1 maggio del 1866 a Chicago a seguito dell’ indizione di uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore. La protesta durò 3 giorni e culminò, il 4 maggio, col massacro di Haymarket, una vera e propria battaglia con la polizia, dove morirono 11 persone. Alla fine l’obiettivo della giornata lavorativa di otto ore fu raggiunto.

Stepan Bandera

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