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Mentre nella Striscia la guerra non si ferma, Israele continua negli espropri in Cisgiordania.

Redstream/Ramallah – Con tutti gli occhi puntati su Gaza, Israele espande la sua confisca di terra palestinese in Cisgiordania, annunciando il più grande furto di terra per i coloni in più di 30 anni.

L’impresa è guidata dal ministro delle finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, che vive lui stesso in un insediamento costruito sulle terre palestinesi usurpate. Smotrich, che divenne responsabile delle procedure di pianificazione in Cisgiordania, fece propria quella regola, di cui il ministro della Difesa si occupava prima del giugno 2023.

Israele ha costruito più di 160 insediamenti con più di 700.000 coloni che vivono al suo interno, nella West Bank ed a Gerusalemme Est, uccidendo ogni futuro per uno Stato palestinese.

Nel marzo 2023, un rapporto del capo delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato che la continua espansione degli insediamenti da parte di Israele equivale al trasferimento da parte di Israele della propria popolazione civile nei territori che occupa, il che equivale a un crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale.

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