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Hamas favorevole ad accordo elaborato da mediatori arabi, ma Israele entra a Rafah con truppe di terra. Raid israeliani fanno diverse vittime, tra cui molti bambini.

I media palestinesi confermano la notizia di una serie di attacchi israeliani lanciati sui quartieri della zona orientale di Rafah, interessati oggi da un ordine di evacuazione emesso dalle Idf.

Il gabinetto di guerra israeliano ha deciso all’unanimità di andare avanti con l’operazione a Rafah “per esercitare pressioni militari su Hamas con l’obiettivo di fare progressi nella liberazione degli ostaggi e per altri obiettivi di guerra, ha sottolineato in una nota l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu. Secondo la nota, l’ultima offerta di tregua di Hamas è “lontana dalle richieste ritenute fondamentali da Israele”. Allo stesso tempo, Israele invierà una delegazione per tenere colloqui con i mediatori nel tentativo di trovare un accordo che soddisfi le sue richieste.

La nuova proposta accettata da Hamas, i dettagli e la reazione di Israele

Quella dei mediatori arabi è una nuova proposta a tutti gli effetti. Secondo quanto riportano i media arabi e israeliani, la prima fase vedrebbe un cessate il fuoco di sei settimane e il rilascio di 33 ostaggi in vita – donne, bambini, anziani e malati – in cambio della liberazione di centinaia di prigionieri palestinesi. Fonti citate da al-Arabiya sostengono che l’accordo preveda anche il ritiro delle forze israeliane dal centro di Gaza nella prima fase e lo stop delle operazioni militari nei cieli di Gaza per 10 ore al giorno.

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