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Manifestazioni pro Palestina. Oltre duemila arresti nelle università americane. Sfollata anche Sciences – Po a Parigi.

Negli Usa sono più di 2.000 gli arresti in 15 giorni di proteste nei campus universitari. “Non siamo una nazione autoritaria in cui mettiamo a tacere le persone o reprimiamo il dissenso, ma non siamo nemmeno un paese senza legge. Siamo una società civile e l’ordine deve prevalere”, questo il commento del presidente americano Joe Biden, a proposito delle manifestazioni , con conseguenti sgomberi ed arresti, verificatisi negli ultimi giorni nei principali campus universitari statunitensi, schierati in solidarietà con Gaza e la Palestina. Gli episodi più sconcertanti si sono verificati alla Ucla di Los Angeles e prima alla Columbia di New York. A Los Angeles ci sono stati ben 200 arresti.

Biden ha parlato poche ore dopo che centinaia di poliziotti erano intervenuti per sgombrare con la forza la tendopoli nel campus dell’Ucla, abbattendo le barriere e arrestando oltre 200 manifestanti. La polizia è intervenuta anche a Sciences-Po, la prestigiosa facoltà di Scienze politiche nel quartiere latino di Parigi, per evacuare le decine di militanti pro-palestinesi che ne occupano le aule da giovedì. Secondo uno studente che ha parlato alla stampa, “una cinquantina di studenti sono ancora presenti nei locali” degli edifici di rue Saint Guillaume nel momento in cui le forze dell’ordine hanno fatto irruzione.

Manifestazioni pro Palestina in tutto il mondo. Molto apprezzabile l’intervento degli universitari americani, in un paese che è il principale alleato di Israele, anche come fornitori d’armi.

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