NonSoloMusicaMagazine

Rinnovo del Contratto collettivo nazionale dei bancari. Le richieste dei sindacati.

Manuel M Buccarella

Le principali organizzazioni sindacali hanno approvato e proposto una piattaforma per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro della categoria, che verrà proposta alla controparte datoriale, l’Abi.

“Una piattaforma coerente e solida. Un vero atto politico, frutto di uno straordinario lavoro collettivo delle organizzazioni sindacali, per rimettere al centro, partendo dal lavoro, un modello di banca al servizio del paese e a tutela del risparmio che ora andrà discussa con le lavoratrici e i lavoratori nelle assemblee che partiranno il prossimo mese, dopo l’attivo unitario in programma il 3 maggio, e che porremo successivamente all’attenzione dell’Abi”. Così la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, dopo il via libera da parte dell’assemblea generale della categoria alla piattaforma per il rinnovo del contratto Abi e che riguarda quasi 270 mila lavoratori.Una piattaforma, ha aggiunto Esposito, “che risponde ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dalla richiesta salariale, ma che getta anche uno sguardo sul futuro, sui temi dell’innovazione e della sostenibilità. Rivendichiamo risposte concrete su tutti i capitoli che questa piattaforma affronta: che vanno dal riconoscimento di diritti e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori, a partire dalle pressioni commerciali mettendo al centro l’organizzazione del lavoro, ad una rivendicazione salariale che guarda a un settore in cui la produttività è più alta dell’inflazione e dove la redditività del sistema ha generato per il 2022 utili complessivi per 14,2 miliardi”.

Le principali rivendicazioni

Innanzitutto quella salariale: i sindacati chiedono aumenti medi per 435 euro lordi mensili, giustificati dalla necessità di recuperare sull’inflazione ma soprattutto per ragioni di equità, in considerazione dei profitti, superiori alla media, conseguiti dalle aziende bancarie ed assicurative. Occorre inoltre rafforzare l’area contrattuale come presidio certo di applicazione del CCNL alle lavoratrici e ai lavoratori del settore, anche estendendola al perimetro della Vigilanza (Bankit, Consob, BCE, ecc.). Si chiede la riduzione dell’orario di lavoro da 37,5 ore settimanali a 35, a parità di stipendio, una regolamentazione a livello nazionale del ricorso al lavoro agile con corresponsione del buono pasto anche nei giorni di lavoro agile. Si chiede altresì l’aumento del buono pasto elettronico ad 8 euro al giorno, con la tutela dei lavoratori che lavorano da remoto al fine di riconoscere il “diritto alla disconnessione” e pari diritti rispetto ai colleghi che lavorano in presenza.

Particolari tutele saranno da offrire ai lavoratori che le banche intendono esternalizzare, con l’applicazione anche ad essi del contratto del credito. Ancora attenzione particolare dovrà essere data, anche con periodiche consultazioni tra le parti, agli effetti dell’applicazione delle nuove tecnologie informatiche sul lavoro e sulla sua organizzazione, con rischi di riduzione dei posti di lavoro.

Insomma una piattaforma ricca, con molte richieste e rivendicazioni da parte delle organizzazioni sindacali.

Exit mobile version
Vai alla barra degli strumenti