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“Stranizza d’amuri”, il capolavoro di Giuseppe Fiorello regista.

ma.bu.

Il 23 marzo è uscito nelle sale cinematografiche italiane il film “Stranizza d’amuri”, opera prima di Giuseppe Fiorello come regista. Il film trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Valerio La Martire., il cui titolo corrisponde a quello di una bellissima canzone in dialetto di Franco Battiato.

Il film è in effetti la narrazione, disinvolta e romantica di una storia d’amore omosessuale tra due adolescenti siciliani, nel film Gino e Gianni. La pellicola si ispira ad una storia di sangue vera degli anni ottanta, il “delitto di Giarre”, ove due ragazzi,Giorgio Giammona ed Antonio Galatola, pagarono con la vita la “colpa” della loro stranezza d’amore, del loro amore omosessuale.

La trama.

Siamo nell’estate 1982, si giocano i mondiali di calcio che decreteranno la vittoria della nazionale italiana. Gianni, un diciassettenne gay, bullizzato dai suoi coetanei e sostenuto unicamente dalla madre Lina, vede cambiare la sua vita quando, per un casuale incidente in motorino, incontra il sedicenne Nino. Tra di loro nasce una grande amicizia, che si trasformerà in un sentimento che i ragazzi saranno costretti a mantenere segreto, a causa del forte pregiudizio e dell’incredibile diffusa chiusura mentale del luogo. Alla fine i ragazzi verranno scoperti e costretti ad interrompere temporaneamente la propria frequentazione. Si incontreranno nuovamente di nascosto, al loro bel fiume, ma quell’incontro sarà l’ultimo.

Film bellissimo, bellissime scene e fotografia, come l’interpretazione degli attori. Ambientazione fantastica, grazie alla natura siciliana, ottima la colonna sonora con scelta magistrale della collocazione delle pause musicali come della musica puramente strumentale. Interpreti principali Samuele Segreto e Gabriele Pizzurro.

Un capolavoro! Bravo Giuseppe Fiorello!

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