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Caso Orlandi, una piccola bufera attorno alla figura di Giovanni Paolo II.

Manuel M Buccarella

Papa Francesco è intervenuto ieri durante l’Angelus a difesa della memoria e dell’operato di San Giovanni Paolo II . A margine del caso di Emanuela Orlandi, l’adolescente cittadina del Vaticano scomparsa misteriosamente nel luglio 1983, alcune dichiarazioni del fratello della ragazza Pietro sembravano comportare un coinvolgimento del papa santificato nella vicenda che ha coinvolto la povera Emanuela.

Riaperto il caso con le indagini portate avanti dal Promotore di giustizia del Vaticano, su impulso proprio di papa Francesco e del segretario di Stato vaticano, il fratello di Emanuela avrebbe dichiarato che papa Wojtyla era solito frequentare due alti prelati, probabilmente coinvolti in “storie di pedofilia”, di cui sarebbe stata forse vittima la giovane Orlandi. Questa la frase incriminata: ““Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case”. Orlandi avrebbe pronunciato tale frase dopo aver ascoltato un audio messo a disposizione da un componente della banda della Magliana, Marcello Neroni, vicino a quel Renatino De Pedis, boss della banda e responsabile dell’omicidio della ragazza, secondo i servizi segreti italiani.

Tramite la sua pagina Facebook, Pietro Orlandi è tornato a parlare dopo giorni di polemiche. Da subito ha dichiarato legittime le difese di papa Francesco nei confronti del suo predecessore, sottolineando che proprio il contenuto è ciò che lo ha spinto a depositare quell’audio lo scorso 11 aprile al promotore di giustizia, Alessandro Diddi, al fine, dice Orlandi,di interrogare Neroni per appurare l’autenticità del contenuto e delle accuse formulate. Neroni ha rivelato in un blog di conoscere i retroscena sul rapimento della ragazza.

“Non può spettare a me dire se questo personaggio abbia detto il vero oppure no – ha aggiunto il fratello Pietro – Io, tantomeno l’avvocato Sgro’, abbiamo mai accusato Wojtyla di alcunché come qualcuno vorrebbe far credere”, accusando la stampa di aver strumentalizzato le sue parole.

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