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Aprile/”Disordine d’Aprile”, Max Gazzè (2015).

Manuel M Buccarella

Riprendiamo la rubrica domenicale dedicata alle canzoni consacrate al mese di aprile con questa “Disordine d’Aprile” di Max Gazzè, scritta da T. Di Giulio, G.Baldi e Max Gazzè, pubblicata nell’album “Maximilian” del 2015. Il brano, che il cantautore romano interpreta con Tommaso Di Giulio, è estremamente innovativo, come tanti di Gazzè, sia nel testo che nella musica. Si può azzardare, quanto al genere musicale, che lo stesso abbia una coloritura synth funky, grazie all’ampio uso del sintetizzatore, soprattutto nella parte iniziale del pezzo, e poi della chitarra elettrica suonata con tecnica propria del funk.

Il testo.

Aprile viene trattato da Gazzè come l’esplosione della primavera – e delle allergie causata dai pollini nell’aria. È un mese in cui ci si risveglia, le ore di luce aumentano e i colori prendono il sopravvento: rifioriscono anche gli amori (o la voglia di ritrovare un amore), nonostante qualche starnuto qua e là placato in parte dagli antistaminici! E mentre tutto si muove e riprende vita dal buio invernale, il protagonista chiede ad un partner  «se vuoi perdere del tempo qui con me».

Questo vivere la rinascita della vita e dei sensi tipica di un mese come aprile, centrale nella fioritura della primavera, è tuttavia accompagnato dall’ansia della caducità delle cose – ed irrimediabilmente delle cose più belle – soggette ad una data di scadenza: “E non c’è rimedio al mio disordine d’aprile, mi scuoto e mi rovescio
per lavare via l’idea che troppe cose siano nate con la data di scadenza”. Eppure forse a questo disordine interiore un rimedio c’è, rappresentato non solo dalla rinascita insita nella primavera, ma nella condivisione della vita con un’altra persona, esigenza a questo punto esistenziale: “non posso stare senza
come non ne ho mai abbastanza
di tornare a domandarti
se vuoi perdere del tempo qui con me.”

Brano bellissimo!

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