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Ucraina, controffensiva flop. Stoltenberg ammette “serie difficoltà sul campo di battaglia. Occorre sostenere con più decisione ucraini”.

ma.bu.

Se ne è accorto ufficialmente anche Stoltenberg, segretario generale della Nato, che in Ucraina le cose sul campo di battaglia si stanno realmente complicando. E così, nonostante gli aiuti militari e finanziari, i carri armati inviati, la controffensiva di Kiev si sta rivelando un flop.

I russi sono forti, ben equipaggiati e numerosi. In Ucraina la popolazione è 4 volte inferiore a quella russa e le distanze non sono al momento colmate dall’ ulteriore proroga della legge marziale e dai nuovi arruolamenti, anche di tante donne.

È vero che i russi hanno subito attacchi anche importanti alla flotta sul Mar Nero ed al quartier generale di Sebastopoli, ma ciò evidentemente non basta.

“Non possiamo permetterci di lasciar vincere Putin”, recitano all’ unisono Nato e Commissione Ue. “Bisogna produrre più armi”. La Commissione europea assicura che il milione di nuove munizioni promesse a Zelensky saranno disponibili per fine anno, ma gli ucraini per bocca di Kuleba, disperano. Pronti a sostenere negli anni con armi e fondi l’ Ucraina, rassicurano da Bruxelles. Alla fine questa guerra sembra più esistenziale per la fragile Unione Europea che per l’ Ucraina stessa.

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