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Occorre istituire la festività nazionale della Commemorazione dei Defunti.

Manuel M Buccarella

E’ vero la “Festa dei Morti “, che cade il 2 novembre di ogni anno, non è mai stata una festa civile in Italia. È e rimane una festa religiosa della Chiesa cattolica, indetta da tempo immemore per la commemorazione dei fedeli defunti.

Premesso che il ricordo del caro estinto non conosce date e si protrae idealmente nel corso dell’ intero anno, riconoscere il 2 novembre quale data convenzionale per offrire ricordo e del caso riconoscenza ai propri cari defunti è già un fatto acquisito nella società civile italiana, non solo cattolica ma anche laica. È strano invece che il giorno precedente, il primo di novembre, Ognissanti, è festa sia religiosa che civile, dedicata al ricordo dei Santi della Chiesa cattolica. Certo, i santi sono da molti festeggiati in quanto motivo del proprio onomastico, ma credere ai santi ed ai relativi miracoli è proprio esclusivamente di chi crede nella loro esistenza, in stretta coerenza con insegnamenti e tradizioni della chiesa cattolica.

In tutta onestà personalmente non credo nei miracoli, e dunque nei santi. Non sono solito festeggiare il mio onomastico, né essere festeggiato.Anzi credo che spesso e volentieri siano i nostri cari estinti ad aver compiuto in vita dei “miracoli”, tali da meritare il ricordo, l’ affetto e la conseguente e necessaria commemorazione.

E allora, perché non istituire anche la festa civile dei defunti il 2 novembre, che per altro potrebbe avere anche un sapore universale, oltre che strettamente religioso?

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