NonSoloMusicaMagazine

Conflitto israelo-palestinese : in che mondo vive Rovelli o in che mondo vive Rampini?

Ieri alle parole del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres sulle origini dell’ attacco di Hamas (“non dal nulla ma da 56 anni di oppressione), l’ ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite commentava: “In che mondo vive? Non certo nel nostro”. Subito dopo il fisico italiano Carlo Rovelli, che insegna negli Stati Uniti, ha pubblicato un sagace post sulla sua pagina Facebook, che riportiamo.

“(Quel commento) Mi ha colpito perché è l’identico commento di Federico Rampini alle mie parole. Rampini e l’ambasciatore hanno ragione: ci sono ormai due mondi. Uno piccolo controllato dai media americani (Rampini è cittadino degli USA, che dettano la linea della stampa italiana) e uno formato dalla grande maggioranza del mondo che non ne può più dell’arroganza del primo. Il primo si sente in diritto di bombardare chi vuole, di “portare la democrazia” e “combattere terroristi” massacrando impunemente, si sente in diritto di violare il diritto internazionale, non rispettare le risoluzioni ONU, riempire il mondo di basi militari.

Il secondo, a cui il segretario generale dà spesso voce, a nome della maggioranza dell’umanità, chiede solo più giustizia, meno arroganza e un po’ più di vera democrazia a livello globale: cioè che chi predica la democrazia poi non pretenda sempre di comandare da solo su tutti. Il mondo chiede un cessate il fuoco a Gaza e gli USA da soli hanno posto il veto. Il mondo non è antisemita. Ma non ritiene che uno stato che si definisce ebraico abbia il diritto di fare un simile massacro per vendetta.”

Parole, quelle di Carlo Rovelli, che questo magazine condivide pienamente.

Exit mobile version
Vai alla barra degli strumenti