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PICCOLI PASSI VERSO LA SALVEZZA PER IL LECCE

GRANDI PROBLEMI DI CLASSIFICA PER L’UDINESE

Luciano Graziuso

L’ottimo pareggio per 1 a 1 maturato ieri a Udine (il quarto in nove partite) permette alla squadra giallorossa di mantenere a debita distanza una diretta concorrente per la salvezza; la compagine friulana, d’altro canto, continua a navigare in pessime acque (terzultima con soli 6 punti e ancora senza vittorie all’attivo) e decide di esonerare il mister Sottil.

LA CRONACA

Il primo tempo è quasi esclusivamente a tinte giallorosse, anche se la squadra ospite non riesce a capitalizzare un dominio sul campo abbastanza netto; le uniche occasioni degne di nota che riesce a creare sono due tiri da fuori area effettuati da Strefezza (al 12’ ed al 22’), entrambi terminati fuori di poco. L’Udinese, invece, continua a palesare gli evidenti limiti nel creare gioco che stanno determinando la sua attuale brutta posizione in classifica, riuscendo solo una volta a calciare con una certa pericolosità verso la porta avversaria (con Thauvin al 20’, tiro ben respinto da Falcone). Oltre a ciò, è in evidentissima difficoltà sul proprio lato destro del campo, dove Ferreira non riesce mai a contenere né gli attacchi di Strefezza, né le discese di Gallo quando avanza sulla fascia.

Nella ripresa, infatti, mister Sottil corre ai ripari ed inserisce subito Ebosele (autore di una buona partita) al posto dello spento Ferreira, ma è tutta la squadra di casa che rientra in campo con un piglio estremamente diverso: Success riesce già a rendersi pericoloso al 46’, ma il suo colpo di testa finisce di poco alto sopra la traversa. Il campanello d’allarme però non suona forte a sufficienza per far aumentare la concentrazione alla difesa giallorossa, che un minuto dopo concede un calcio di rigore ai propri avversari: a seguito di un cross dalla destra di Ebosele che mette in difficoltà un non impeccabile Falcone, Success sfiora nuovamente il gol di testa; Gendrey dapprima riesce a salvare il gol sulla linea di porta, ma poi abbatte Pereyra in piena area causando il penalty. Dopo una breve revisione al VAR, Thauvin trasforma spiazzando il portiere avversario (49’).

Al netto di un calcio di rigore chiesto da Almqvist al 72’ ma non concesso dall’arbitro (poteva starci, ma la valutazione non è facile nemmeno dopo averlo rivisto più volte), non succede più niente di rilevante per un ampio periodo di tempo. All’83’ però, quando la gara sembrava ormai avviarsi verso l’1 a 0, Sansone compie una spettacolare azione sulla fascia destra, saltando Lucca e mettendo in area un cross stupendo; Piccoli è abilissimo a smarcarsi ed a farsi trovare pronto all’appuntamento col pallone, ed in spaccata col piede destro realizza il suo primo gol stagionale. I friulani accusano il colpo: non riescono più a rendersi pericolosi e concedono due contropiedi potenzialmente micidiali al Lecce, che però pecca di lucidità e non concretizza le due ottime occasioni.

I 7 minuti di recupero concessi dal direttore di gara scorrono senza regalarci ulteriori emozioni e così l’incontro termina dunque in parità.

CONCLUSIONI

Il pareggio va piuttosto stretto alla squadra giallorossa, che ha dominato per larghi tratti la gara ma che ha pagato a carissimo prezzo i pochissimi minuti di “blackout” avuti ad inizio ripresa; l’Udinese, infatti, ha creato ed attaccato pochissimo ed è riuscita a segnare solamente su rigore, subendo poi l’iniziativa avversaria per quasi tutto il resto della partita, in particolare nel primo tempo e dopo il pari di Piccoli. Tra le due squadre, però, è il Lecce a trarre maggior beneficio da questo risultato, poiché conserva i 7 punti di vantaggio sulla compagine rivale, attuale terzultima in classifica. Buona parte del merito va a mister D’Aversa che, come spesso accade, indovina i cambi da effettuare a gara in corso: anche ieri Sansone (assist) e Piccoli (gol) sono infatti entrati dalla panchina.

Per quanto riguarda i calciatori, ovviamente i due subentrati si contendono la palma di migliori in campo; molto bene anche Strefezza. In chiaroscuro Gallo (autore di un ottimo primo tempo ma in grossa difficoltà nella ripresa contro Ebosele) e Kaba (discreto nella prima frazione di gara ma in netto calo dopo il rientro dagli spogliatoi). Male Almqvist (che sembra aver perso un po’ lo smalto rispetto alle prime giornate di campionato) e stavolta anche Krstovic (apparso piuttosto stanco dopo il doppio impegno con la propria Nazionale); peggiori in campo Falcone e Gendrey che, di solito molto affidabili, ieri invece si sono resi entrambi protagonisti in negativo nell’azione che ha portato al vantaggio dei friulani.

Ora dovremo affrontare il Torino al Via del Mare, squadra costruita con l’obiettivo di centrare almeno il settimo posto ma che per ora si trova dietro di noi in classifica; un impegno senz’altro da non sottovalutare (lo scorso anno siamo usciti sconfitti in entrambe le occasioni), ma potremmo essere un po’ agevolati dai problemi difensivi dei nostri avversari (Schuurs si è appena infortunato, mentre Tameze e Buongiorno sono ancora in dubbio): Krstovic e company si staranno già leccando i baffi…

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