Manuel M Buccarella
La bomba israeliana fa almeno 500 morti ammazzati, tanti i bambini, nell’ospedale Al Ahli di Gaza City. Difficile pensare ad un razzo o a detriti di un razzo di Hamas, inidoneo a mietere così tante vittime.
Nel frattempo l’affidabile paladino della pace e della giustizia nel mondo, il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, dopo essere piombato a Tel Aviv per fortificare le già forti relazioni con Netanyahu ed Israele, ben lungi dal proporre una soluzione diplomatica per porre fine al conflitto israelo-palestinese, assicura il sostegno militare ed economico ad Israele. Contemporaneamente, gli Stati Uniti hanno posto oggi il veto, in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, alla proposta di risoluzione per una semplice “tregua umanitaria”, proposta dal Brasile, per consentire l’accesso degli aiuti alla Striscia di Gaza.
Il testo, a differenza di quello russo che non è passato al voto lunedì, “condanna inequivocabilmente gli atroci attacchi terroristici di Hamas“, e ha ottenuto 12 voti a favore, il no degli Usa, e due astensioni, Russia e Gran Bretagna. Gli Stati Uniti avrebbero bocciato la risoluzione per non aver detto nulla sul diritto di Israele all’autodifesa.
Manifestazioni pro Palestina in tutto il mondo.
A partire dai paesi arabi, in tutto il mondo vi sono state centinaia di manifestazioni di piazza a favore della causa palestinese. Le manifestazioni più partecipate sono state in Medio Oriente, a partire dal Libano, dove risiedono molti palestinesi e dove sono state prese di mira l’ambasciata d’Israele e sedi diplomatiche occidentali. A Francia stasera in Place de la Concorde manifestazione con le bandiere palestinesi dopo che è caduto il divieto, riconosciuto come incostituzionale.