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Henri Louis Bergson e lo spiritualismo .

“Niente è meno del momento presente, se in tal modo intendete questo limite indivisibile che separa il passato dal futuro. Tra il passato e il presente c’è ben altro che una semplice differenza di grado. Il mio presente è ciò che mi interessa, ciò che vive per me, e, in breve, ciò che mi provoca all’azione, mentre il mio passato è essenzialmente impotente.” (“Da materia e memoria “, 1896).

Il 18 ottobre 1859 nasce a Parigi Henri Louis Bergson, Premio Nobel per la letteratura nel 1927. Letterato e filosofo, è considerato il padre dello spiritualismo, in particolare di quello francese.

Lo spiritualismo che si è diffuso tra la fine dell’ ottocento e gli inizi del novecento si è sviluppato in contrapposizione con l’ imperante positivismo. Gli spiritualisti dicono che la realtà umana non si può studiare attraverso un procedimento scientifico perché è una realtà costituita da fenomeni sempre diversi che non posso essere catalogati. Rivalutano la componente trascendente che nel positivismo era stata trascurata, l’io, l’assoluto. In pratica viene rivalutato il ruolo dell’ anima, dello spirito.

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