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Palmiro Togliatti e noi, “affinità e divergenze”.

Manuel M Buccarella

Il 21 agosto 1964 muore a Yalta a 71 anni a causa di un emorragia cerebrale Palmiro Togliatti, storico
segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1938 al 1964. Fu tra i fondatori, nel 1921, del Partito
Comunista d’Italia, poi PCI. Ebbe incarichi di governo come ministro di grazia e giustizia tra il 1945 ed il 1946, nella nuova Italia liberata dal nazifascismo, fu padre costituente. Nel 1946 adottò la c.d. amnistia Togliatti, che amnistiava reati anche gravi, compreso il concorso in omicidio, di cui beneficiarono anche molti fascisti. Il ministro Togliatti presentò il provvedimento di clemenza come giustificato dalla necessità di un “rapido avviamento del Paese a condizioni di pace politica e sociale”. Provvedimento molto criticato. Togliatti era fortemente legato, politicamente, alle scelte di Mosca, a partire da Stalin, ostacolando la parte rivoluzionaria del partito e dei partigiani che intendevano portare avanti la lotta armata per l’instaurazione di una repubblica socialista in Italia, preferibilmente su modello sovietico.
Secondo gli accordi di Yalta del 1945, Togliatti portò avanti invece una politica di integrazione del
partito nella democrazia borghese e liberale italiana.
Il gruppo punk emiliano CCCP Fedeli alla Linea gli dedica in qualche modo l’album “1964-1985
Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi – Del conseguimento della maggiore età”,
pubblicato nel 1986 dalla Punk Attack Records su vinile rigorosamente rosso. Si tratta del primo album del gruppo, ove l’aspetto prettamente politico è in verità affrontato solo nel primo brano, “CCCP”. Il testo del brano rappresenta una chiara critica all’ortodosso ossequio all’ordine ed alla linea del partito. Come noto, Togliatti in politica estera era assolutamente allineato, anche nell’appoggiare l’invasione di Ungheria e Cecoslovacchia, alle posizioni di Mosca. In politica interna rappresentava spesso e volentieri l’area più conservatrice del partito.

Tutte le perplessità della band sull’ossequio acritico alla linea del partito e soprattutto di quello sovietico sta tutta in ampia parte del testo, che riportiamo.
“Fedeli alla linea, anche quando non c’è
Quando l’imperatore è malato, quando
Muore o è dubbioso o è perplesso
Fedeli alla linea la linea non c’è
Fedeli alla linea la linea non c’è
Fedeli alla linea la linea non c’è

Fedeli alla linea
Fedeli alla linea
Fedeli alla linea
CCCP!
SSSR!
Altroché nuovo nuovo…”

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