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Il re del rock’n’roll, Elvis Presley, con “Jailhouse Rock”.

Manuel M Buccarella

A soli 42 anni si spegne a Memphis il 16 agosto 1977 il grande Elvis Presley. L’artista, da tempo malato di obesità, fu colto da infarto nella sua abitazione, probabilmente a causa di un’intossicazione di farmaci regolarmente prescritti dal medico curante.

Tanti, tantissimi i successi di Elvis durante la sua breve ma brillantissima carriera. In ventiquattro anni di carriera ha pubblicato 61 album, si stima che abbia venduto oltre 1 miliardo di dischi in tutto il mondo.Nel corso della sua carriera ha visto le sue canzoni approdare più volte nella Top Chart della rivista Billboard. Tra gli altri si è aggiudicato tre Grammy Awards ed è stato più volte introdotto nella Hall of Fame.

Per l’occasione proponiamo “Jailhouse Rock”.
“Jailhouse Rock” è stata scritta nel 1957 da Jerry Leiber e Mike Stoller, pubblicata come primo singolo estratto da l’EP della colonna sonora del film omonimo. Ha raggiunto la vetta delle classifiche negli Stati Uniti e la top 10 in molti altri paesi. La canzone è stata riconosciuta dalla Grammy Hall of Fame, dall’American Film Institute e da altre istituzioni.
La canzone, grande pezzo rock and roll, cita nel testo alcuni personaggi reali come Shifty Henry, un noto musicista di Los Angeles, non un criminale.
La Purple Gang era una vera mafia. “Sad Sack” era un soprannome dell’esercito americano nella seconda guerra mondiale per un perdente, che era anche il nome di un popolare personaggio di fumetti.
Secondo Rolling Stone, “la sigla di Leiber e Stoller per il terzo film di Presley era decisamente sciocca, il tipo di sciocchezza ironica che avevano inventato per The Coasters. Il re, tuttavia, la cantava come un rock & roll schietto, trascurando le battute nei testi (come il suggerimento di una storia d’amore gay quando il detenuto numero 47 dice al numero 3, ‘Sei il più simpatico uccello di galera che abbia mai visto’) e poi introducendo l’assolo di chitarra di Scotty Moore con un grido intenso”. Gli studiosi del genere citano la canzone per “il suo famoso riferimento all’omoerotismo dietro le sbarre”.

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