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Brics punta ad allargarsi: 13 paesi chiedono ufficialmente di aderirvi

Manuel M Buccarella

Sono 13 i paesi che hanno ufficialmente presentato domanda per unirsi all’alleanza BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) quando a breve si svolgerà un nuovo summit dell’organizzazione.

I 13 paesi che hanno ufficialmente presentato domanda di adesione sono Emirati Arabi Uniti (UAE), Arabia Saudita, Bangladesh, Venezuela, Argentina, Indonesia, Etiopia, Bahrain, Messico, Nigeria, Algeria, Egitto e Iran. Se le richieste dovessero essere esaudite tutte, Brics coprirebbe una popolazione di ben 5 miliardi di persone. L’impatto sarebbe di non poca importanza, soprattutto nell’ottica di un indebolimento del dollaro quale valuta di riferimento (“dedollarizzazione”) e con rafforzamento del ruolo dello yuan cinese e del rublo russo. Per di più un ampliamento della compagine comporterebbe un ampliamento anche della cooperazione in ambito commerciale e valutario, aiutando inoltre la Russia a meglio sopportare le restrizioni imposte a causa dell’invasione dell’Ucraina e l'”emarginazione” nelle transazioni finanziarie internazionali, dovute all’esclusione dal circuito Swift delle principali banche russe.

Vi sarebbe un interesse anche da parte di altri 22 stati un po’ da tutto il mondo.

Il principale obiettivo di questi paesi in via di sviluppo è porre fine alla dipendenza dal dollaro USA e commerciare nelle valute native o comunque con valute diverse come yuan e rublo.

Insomma il mondo sta cambiando e BRICS accompagna decisamente verso il multipolarismo.

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