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3 miliardi in meno per la sanità. Lo dice il Def

ma.bu.

Il Def, Documento Economico Finanziario presentato qualche tempo fa dal governo Meloni ha, tra le altre cose, proposto un “clamoroso”, in verità era nell’aria, ridimensionamento della spesa pubblica destinata alla già deficitaria sanità italiana. Si è previsto che gli investimenti per la sanità passeranno dal 6.9 al 6.7% del Pil, cioè tre miliardi in meno.

Il tiro al bersaglio verso la sanità del governo in carica continuerà nei prossimi anni, fino al 6.2% del Prodotto Interno Lordo. Qualcuno dirà che siccome il PIL è previsto in crescita, poco male per la sanità, perché se è vero che la percentuale si abbassa, è pur vero che il Prodotto Interno Lordo è in crescita. Mutatis mutandis lo stesso ragionamento svolto dal ministro Giorgetti a proposito della mancata tassazione degli extraprofitti che, secondo l’autorevole esponente governativo, sarebbe vanificata proprio dall’aumento del Pil.

Insomma, non disturbate il manovratore. E voi angeli ed eroi, medici ed infermieri del Covid, andate pure all’inferno! Che poi ci servono danari per la guerra!

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