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Giorgio Morandi tra tradizione, futurismo e modernismo.

ma.bu.

Il 18 giugno 1964 muore a Bologna a quasi 74 anni Giorgio Morandi, pittore ed incisore fondamentale nella storia dell’arte italiana e non solo del ventesimo secolo. Noto soprattutto per le tante nature morte, Morandi era nato a Bologna il 20 luglio 1890 e non si è praticamente mai spostato da Bologna o da Grizzana, una cittadina sull’Appennino dove passava le sue estati e che dal 1985 si chiama Grizzana Morandi in suo onore.
Si formò dal 1907 al 1913 all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, dove pure insegnerà dal 1930 al 1956.
Le opere giovanili partono dalle riproduzioni di opere di Cézanne e proseguono con il contatto con i futuristi e l’adesione alla corrente della Metafisica.
Tra i dipinti più interessanti di questo periodo si segnalano la Natura morta metafisica (1918) e la Natura morta con Palla (1918).
Poi, a partire dal 1920, la sua opera si concentra su pochissimi soggetti, soprattutto le bottiglie e i paesaggi di Grizzana che vengono continuamente rielaborati e approfonditi.
A partire dagli anni Trenta si concentra sulle nature morte, dove applica una ricerca formale metodica e rigorosa.
Morandi sembra attirato da un’atmosfera di meditazione e di silenziosa contemplazione.

Nelle immagini un Paesaggio del 1942 ed una Natura morta cubista del 1914.

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